Concerto in ricordo di Simone Schiaffino

L’Amministrazione Comunale ricorda Simone Schiaffino, alfiere dei Mille, con un concerto di chitarra storica al Teatro Sociale.

Importante appuntamento tra storia e cultura musicale giovedì 15 maggio, alle 10.30, nel ridotto del Teatro Sociale. Protagonista la chitarra di Simone Schiaffino, l’alfiere dei Mille, eroe camogliese morto a Calatafimi il 15 maggio 1860 cui la città tributa ogni anno un omaggio alla memoria nell’anniversario della scomparsa.

La chitarra

L’Amministrazione, con la collaborazione del museo marinaro Gio Bono Ferrari, ha scelto, per il 2025, di ricordare con un concerto speciale il giovane patriota, capitano di mare, ucciso a 25 anni, durante la spedizione garibaldina, mentre reggeva il tricolore, da un colpo di fucile sparato del soldato borbonico Luigi Lateano sulla collina “Pianto dei Romani”.

La chitarra di Simone Schiaffino, custodita in una vetrina ad hoc che la protegge da polvere e umidità, al museo marinaro, cui è stata donata dalle sorelle Bianca e Luigina Cichero il 19 luglio 1946, restaurata dal liutaio genovese Federico Lowenberger nel 2011 su iniziativa del Comune di Camogli, con la supervisione della Soprintendenza, è stata suonata, per l’occasione, dal maestro Jacopo Figini.
Con Figini i maestri Marco Battaglia e Fabrizio Giudice suoneranno altre chitarre storiche, tra cui quella appartenuta a Giuseppe Mazzini. Al concerto, a ingresso libero, sono stati invitati gli alunni della scuola media. Obiettivo: sensibilizzare e far conoscere ai più giovani la figura di un loro concittadino, tra gli eroi più amati, a Camogli. Un “ponte” tra passato e presente, sull’onda dell’orgoglio risorgimentale.

L’alfiere dei Mille venne ricordato il 20 settembre 1888 al Teatro Sociale, durante una toccante rievocazione del Risorgimento. In suo onore è stato composto un inno con musica di Federico Olivari e parole di Davide Vignola.

A Simone Schiaffino è intitolata una delle piazze principali della città che gli diede i natali, panoramico crocevia che unisce via XX Settembre a via della Repubblica, dove svetta il monumento a lui dedicato, realizzato dallo scultore genovese Giuseppe Molinari e inaugurato nel 1865.

I Maestri

I maestri Figini, Battaglia e Giudice hanno proposto un programma scelto appositamente per coinvolgere il giovane pubblico; in scaletta, tra gli altri, una selezione di Ghiribizzi di Paganini e poi Sonate, musiche di Legnani, Giuliani e Moretti.

Jacopo Figini inizia a studiare chitarra classica a 11 anni e si laurea al conservatorio Paganini con 110 e lode; in seguito conseguirà altri titoli di studio, sempre con il massimo dei voti. La sua formazione prosegue al conservatorio Boccherini di Lucca; frequenta masterclass con i più importanti concertisti e compositori e ottiene numerosi primi premi assoluti a concorsi nazionali e internazionali. Vince diverse borse di studio, tra cui quella per Merito dell’Associazione Musicale Lucchese. Nel dicembre 2022 pubblica il suo primo disco, “Sonata italiana”.

Marco Battaglia, specialista della musica dell’Ottocento che interpreta con chitarre originali dell’epoca, dal 1994 svolge un’intensa attività come solista, anche con orchestra, nei cinque Continenti e ha al suo attivo centinaia di concerti durante i quali ha conquistato consensi lusinghieri di pubblico e critica. Ha realizzato un recital con la chitarra di Giuseppe Mazzini alla Fondazione Stelline di Milano e al Carlo Felice di Genova. Partecipa regolarmente a rassegne e festival di livello e vanta, nel suo curriculum, numerose tournée internazionali.

Fabrizio Giudice, ha iniziato gli studi sotto la guida del padre e si è diplomato nel 1988 al conservatorio Paganini. Musicista di fama internazionale, ha collaborato con diversi Enti per la divulgazione di strumenti storici come, appunto, le chitarre di Schiaffino (che ha già avuto occasione di suonare più volte), Mazzini e De André, e si è impegnato, con altrettanta passione, alla riscoperta e alla rivalutazione dell’opera del genovese Pasquale Taraffo. Ha seguito corsi con alcuni tra i migliori allievi di Segovia e frequentato quelli musica da camera di Angelo Gilardino.

 

L’evento

I valori del Risorgimento che, come ha sottolineato Paolo Terrile, presidente del consiglio comunale, nel discorso introduttivo, «Simone Schiaffino ha abbracciato seguendo Giuseppe Garibaldi nella spedizione dei Mille, fino a sacrificare la vita per difenderli», sono stati protagonisti nel ridotto del Teatro Sociale, insieme ai brani musicali proposti da Jacopo Figini, 28 anni, ligure d’adozione, Marco Battaglia e Fabrizio Giudice. I tre maestri hanno suonato, prima in esibizioni singole poi concludendo in trio, la chitarra dell’alfiere dei Mille, donata dalle sorelle Bianca e Luigina Cichero nel 1946 al museo marinaro Gio Bono Ferrari, e altri due chitarre storiche, una di Giuseppe Mazzini e l’altra costruita a Napoli nell’Ottocento da Gennaro Fabricatore.
Attentissimi, tra il pubblico, i 40 alunni della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo di cui fa parte Camogli. Oltre a Paolo Terrile, che ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale e ringraziato i presenti e la Sovrintendenza per avere concesso l’uscita della chitarra di Schiaffino dal museo marinaro, in sala anche il vicesindaco Lorenzo Ghisoli e rappresentanti dell’Ufficio Cultura, che hanno contribuito alla “regia” dell’evento.
Figini, Battaglia e Giudice hanno eseguito brani delicati, briosi, coinvolgenti per la giovanissima platea, tra cui Ghiribizzi di Paganini e serenate, musiche di Legnani, Giuliani e Moretti e, dopo il trio conclusivo, hanno risposto alle domande degli alunni che hanno mostrato un vivo interesse sia per gli strumenti sia per il repertorio offerto oltre che per il talento dei maestri.
Un concerto organizzato dall’Amministrazione comunale, con la collaborazione del Museo Marinaro, per ricordare Simone Schiaffino, eroe camogliese ucciso a 25 anni a Calatafimi mentre reggeva il tricolore il 15 maggio 1860.
Ai piedi del monumento che ritrae l’alfiere dei Mille, nella piazza a lui dedicata, l’Amministrazione ha deposto una corona d’alloro per onorare la sua memoria e il suo sacrificio.
– Testo tratto dal comunicato stampa e dal post Facebook del Comune di Camogli –

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